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Ti presento il… Cane da Pastore dell’Asia Centrale

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Ti presento il… Cane da Pastore dell’Asia Centrale

Articolo di Valeria Rossi > www.tipresentoilcane.com

grandedi VALERIA ROSSI – ORIGINI E STORIA: Le origini più remote sono poco conosciute, e probabilmente sono le stesse del Pastore del Caucaso.
Il Sredneasiatskaya Ovcharka (cosi si chiama nella sua lingua originale) fu descritto per la prima volta con questo nome dai cinologi russi S. N. Bogolyubskij (nel 1926) e A. P. Mazover (nel 1935). I russi lo chiamano “Asiat” oppure “Asiatskij volkodav” (cane da lupo dell’Asia), perché in passato venne impiegato come cacciatore di lupi, oltre che come difensore del gregge.
L’origine della razza pare risalire ai tempi in cui i cani attraversavano con le carovane la Grande Via della Seta, custodendo gli animali e fungendo da cani da guardia e da difesa personale per i nomadi.
La selezione naturale, dovuta al clima rigido e a un lavoro particolarmente intenso, si affiancò a quella umana per creare una razza rusticissima, stoica, infaticabile.
Il pastore dell’Asia Centrale non è stato indebolito neppure dall’allevamento “ufficiale”, perché i suoi selezionatori sono sempre stati molto attenti a mantenere le attitudini e le doti caratteriali naturali della razza (in particolare le sue grandissime capacità di guardiano).
Pur non essendo diffusissimo neppure in Russia (è presente soprattutto in Turkmenistan, Usbekistan, Tagikistan e Kirghistan) è ben conosciuto, amato e particolarmente rispettato per il coraggio leggendario e per la sua straordinaria dedizione verso il suo “branco’ familiare. E’ molto utilizzato come guardiano notturno, specie dalle guardie di confine.

CARATTERE
E’ un cane tranquillo, pacato, apparentemente “sonnacchioso”, molto meditativo. Anche quando viene portato in giro (previa accurata socializzazione, ovviamente) tende a restarsene tranquillo: non è un attaccabrighe, è meno reattivo del Caucaso anche nei confronti degli altri cani (basta che non vadano a cercarlo, perché allora non si tira certo indietro…) ed è del tutto indifferente verso gli estranei inoffensivi, che sembra non filarsi proprio.
In realtà, lui…tiene d’occhio tutto e tutti! E il malcapitato che provasse ad aggredire il suo padrone, ritenendolo magari un cane lento di riflessi e tardo ad agire, scoprirebbe velocemente la differenza tra apparenza e sostanza.
Vera forza della natura, quando decide di intervenire lo fa con insospettabile rapidità e decisione.
Per fortuna il suo aspetto “meditabondo” corrisponde a una sua reale tendenza a pensare sempre prima di agire.
E’ quasi impossibile che questo cane morda per sbaglio, per eccesso di difesa o per esagerata reattività. Prima di entrare in azione calcola sempre esattamente la situazione: ma se capisce che il suo intervento è richiesto, allora è capace di una tale combinazione di forza, rapidità e intensità da mettere veramente in grossa difficoltà qualsiasi avversario.
In famiglia è un cane dolcissimo, dotato di pazienza infinita con i bambini e capace di vera amicizia con gli altri animali, di cui si sente guardiano e protettore.

cuccioliAnche in famiglia preferisce riposare durante il giorno e vigilare di notte, come tutti i cani la cui selezione li ha visti impiegati soprattutto contro predatori che appaiono dal crepuscolo in poi.
Non è, quindi, un cane molto adatto alle persone che amano un rapporto giocoso e dinamico: lui è un cane pensatore… e in effetti, di giomo, dorme assai volentieri. Di notte, però, non c’è proprio pericolo che un malintenzionato riesca a sorprenderlo nel sonno.
Ma – altro pregio non da poco, nella società umana attuale – non c’è neppure pericolo che rompa le scatole ai vicini abbaiando ad ogni foglia che cade.
Non è un cane nervoso e isterico, ma un gigante dai nervi saldissimi, lento e metodico pattugliatore della proprietà che non si scompone facilmente: davanti al suo cancello può passare chi vuole, non sentiremo un BAU.
Solo se qualche bello spirito pensa di entrare “dentro” il cancello senza essere stato invitato… be’, allora ce ne accorgeremo tutti (e soprattutto il bello spirito). Da tener presente che in questa razza la possessività è molto più accentuata della territorialità: secoli e secoli di vita nomade, infatti, non hanno fissato in lui una particolare tendenza a difendere il territorio.
Lui difende ciò che gli viene affidato dal padrone (che sia casa, bambino o gattino): e lo fa con tutto se stesso, a costo della vita.
Questa differenza spiega la scarsa propensione all’abbaio, che in altri cani da guardia parte con ampio anticipo, quando l’intruso è ancora in avvicinamento.
Perché il cane, appena lo vede arrivare, comincia a dirgli: “Ehi, tu… stai lontano, perché questa è casa mia, ci sono io, qua, questo è il territorio che marco con la mia pipi! Gira al largo, perché considererei come un vero affronto una tua eventuale intrusione. Anzi, sono già abbastanza seccato perché ti stai avvicinando troppo!”.
Tradotto in canese, tutto questo discorso si traduce in dieci minuti buoni di BAU BAU BAU capaci di mandare in bestia un vicino poco cinofilo (ma anche cinofilo e ugualmente desideroso di dormire in santa pace).
Per un cane non territoriale, ma possessivo, l’avvicinamento dell’intruso è semplicemente ‘interessante”: lui lo sorveglia, ma non ritiene di dovergli dire proprio nulla finché questi si limita a bazzicare nei dintorni.
Mentre il concetto di “territorio” è abbastanza elastico (e molti cani lo estendono a tutto ciò che marcano, compresi a volte il marciapiedi di fronte a casa… e magari il parchetto dall’altra parte della strada), quello di “proprietà” è molto più definito.
Il cane ragiona più o meno così: la casa del padrone è quella contenuta tra le sue mura, il giardino del padrone è quello contenuto entro la recinzione. Se ci entri DENTRO, dovrai fare i conti con me: ma se ci passi a un metro, la cosa non mi sfiora minimamente”.
Quindi non abbaia e non dà fastidio a nessuno.

coppiaAl di là del suo ruolo di guardiano, l’Asia è un cane altamente sociale e socievole, abbastanza addestrabile, molto meno indipendente di altri pastori da difesa del gregge. La sua storia, infatti, l’ha visto molto più a contatto con l’uomo rispetto a quanto accadde ad altre razze simili, spesso lasciate sole con il bestiame per intere settimane.
Ovviamente anche a lui è stato chiesto di prendere iniziative in proprio, specie nel ruolo di guardiano, e questo ha mantenuto in lui una certa capacità di indipendenza.
Non è un cane-robot che scatta agli ordini senza chiedersene il motivo, ma comunque un cane che cerca quasi sempre l’approvazione del padrone prima di agire.
Il suo comportamento, dunque, è più collaborativo che indipendente… sempre che il proprietario sia stato in grado, però, di ottenere una leadership basata sul rispetto e sulla fiducia (la stessa cosa vale anche per il pastore del Caucaso).
Questo significa che dovremo imporci già sul cucciolo con fermezza, molta dolcezza (anche l’Asia è un cane sensibile, anche se forse meno del Caucaso, e non tollera le maniere forti ingiustificate) e soprattutto grande coerenza.
Fin dal suo arrivo a casa il cucciolo dovrà imparare le regole del branco-famiglia, perché non bisogna lasciarsi fuorviare dal suo irresistibile aspetto da “peluchone”: a due-tre mesi questi cani già giudicano il nostro operato, criticano… e traggono le loro conseguenze.
Se ai loro occhi appariamo troppo accondiscendenti (o al contrario, troppo duri), non ci tributeranno la loro stima e non verremo ritenuti degni del ruolo di “capi”. In questo caso, arrivato a sei-sette mesi, il nostro pastore tenterà una scalata gerarchica assolutamente logica dal suo punto di vista: se un capobranco affidabile non c’è, qualsiasi cucciolone tende a prenderne il posto.
Però un Asia di sei-sette mesi è già un cane in grado di intimorire un umano inesperto o troppo permissivo: e a questo punto la situazione potrebbe sfuggire di mano.
Ecco perché i grandi cani da pastore russi dovrebbero sempre essere affidati a persone dotate di intelligenza, autocontrollo, pazienza, fermezza ed equilibrio.
Guarda caso…esattamente le stesse doti, che ritroveremo in tutti i cani bene allevati, educati e gestiti in modo corretto!

 

FAQ

In che cosa differisce il Pastore dell’Asia centrale da quello del Caucaso?
Le differenze morfologiche sono decisamente evidenti: oltre al pelo corto, il pastore mittelasiatico ha una conformazione della testa completamente diversa. Il cranio ha un aspetto rettangolare visto di fronte, mentre di profilo ha forma smussata, con stop poco evidente e fronte molto larga. Si dice che la testa del Pastore del Caucaso dovrebbe ricordare quella di un orso, mentre quella del Pastore dell’Asia Centrale deve ricordare quella di un cavallo. Dal punto di vista caratteriale, invece, l’Asia è leggermente più socievole e più gerarchico del Caucaso, un po’ meno diffidente verso gli estranei (che tende più che altro ad ignorare, come abbiamo già detto), un po’ più docile e facile da educare.

E’ vero che in Russia viene utilizzato come cane da combattimento?
Sì, purtroppo è vero… ma è una cosa che non dovrebbe assolutamente farcelo guardare con sospetto. Al contrario di ciò che continuano a sostenere i media (e alcuni membri di associazioni protezionistiche che parlano un po’ troppo a vanvera di “riabilitazione” dei cani da combattimento), il cane da combattimento non è assolutamente aggressivo e mordace verso l’uomo: o almeno, non più di qualsiasi altro cane! Per i combattimenti tra cani si utilizzano soggetti che ce l’hanno a morte con gli altri cani, appunto. Che c’entrano le persone? Una persona può farsi mordere da un pastore dell’Asia centrale (o da un pit bull, o da uno shar pei o da un akita – tutte razze ex combattenti, per chi non lo sapesse) solo se entra abusivamente nella sua proprietà, se cerca di portare via oggetti affidati a lui, se prova a mettere le mani addosso al suo padrone…e ovviamente se va a rompere direttamente le scatole al cane. In ogni altro caso verrà ignorato (mentre non si può dire lo stesso quando si parla di cani considerati “da compagnia”, che invece sono capacissimi di considerare “provocazione” la semplice esistenza di un essere umano che non gli è simpatico. Fortuna che, di solito, sono anche piccoli e fanno poco danno: ma questo non li rende meno schizzati). Un pastore dell’Asia Centrale poco socializzato, che vive prevalentemente nel suo giardino e non incontra mai suoi simili, potrà rappresentare effettivamente un serio pericolo per cani del suo stesso sesso (specie se hanno l’ardire di sfidarlo, altra caratteristica tipica di molti “cagnolini da grembo”). Ma una persona inoffensiva non è un cane: quindi, perché mai dovrebbe essere attaccata da un cane da combattimento?

I soggetti italiani sono all’altezza di quelli russi?
L’allevamento italiano è basato su soggetti provenienti dalla Russia e dagli altri Paesi dell’Est europeo in cui la razza esiste da molti anni: inoltre, non trattandosi di una razza di moda, è curato da veri appassionati. Questa combinazione dà ottime garanzie di qualità, anche perché il nostro Paese dispone di maggiori risorse rispetto alla Russia di oggi; quindi i cani hanno maggiori possibilità di ricevere tutte le cure e le attenzioni necessarie ai soggetti di grande taglia.

piazzato

 

 

standardFCI Standard n° 335 / 09.02.2011 CANE DA PASTORE DELL’ASIA CENTRALEORIGINE: Russia (Regioni dell’Asia Centrale)
PATROCINIO: Russia
DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 13.10.2010
UTILIZZAZIONE: Cane da guardia e di vigilanza
CLASSIFICAZIONE F.C.I. : Gruppo 2 – Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi e cani bovari svizzeri
Sezione 2.2 Molossoidi. Tipo cane da montagna
Senza prova di lavoroBREVE CENNO STORICO:
Il Cane da Pastore dell’Asia Centrale (CASD) è una delle razze canine più antiche. Si formò come razza per una selezione naturale durante più di quattromila anni nel vasto territorio che si estende oggi dal Mar Caspio fino alla Cina e dagli Urali Meridionali all’Afghanistan. Ha ereditato i caratteri dei più antichi cani del Tibet, Bovari di diverse tribù nomadi che sono strettamente legati ai Mongolian Shepherd Dog e il Tibetan Mastiff.
I CASD erano soprattutto utilizzati per proteggere il bestiame, le carovane e le abitazioni dei loro padroni, restando sempre esposti ad una rigida selezione naturale. Le difficili condizioni di vita e la lotta costante contro predatori, ne hanno influenzato la struttura fisica e il carattere rendendoli forti, senza paura, e ha insegnato loro a risparmiare energia. Nei luoghi d’origine i CASD erano usati principalmente per proteggere il bestiame dai predatori e come cani da guardia Il lavoro con la razza iniziò nell’USSR nel 1930.ASPETTO GENERALE:
Il Cane da pastore dell’Asia Centrale è di costruzione armoniosa e grande taglia, e moderata lunghezza (con un corpo né corto né lungo). Ha un corpo robusto, voluminoso, ma non con muscoli visibili. Il dimorfismo sessuale è ben definito. I maschi sono più massicci e coraggiosi delle femmine, con garrese più pronunciato e una testa più larga. La piena maturità è raggiunta all’età di 3 anni.PROPORZIONI IMPORTANTI:
La lunghezza del corpo è solo leggermente superiore all’altezza al garrese. Una più alta statura è desiderabile ma l’insieme deve rimanere proporzionato. La lunghezza degli anteriori fino al gomito deve essere il 50-52% dell’altezza al garrese. La lunghezza del muso è inferiore alla ½ della lunghezza della testa, ma più di ⅓ .COMPORTAMENTO E CARATTERE:
sicuri di sé, equilibrati, tranquilli, orgogliosi e indipendenti. Sono molto coraggiosi e hanno grande capacità lavorativa, resistenza e un istinto naturale del territorio. Caratteristica è la loro mancanza di paura nei confronti dei grandi predatori.TESTA:
massiccia e in armonia con l’aspetto generale. Vista dall’alto e di lato la forma della testa si avvicina al rettangolo.
REGIONE DEL CRANIO: cranio profondo. La fronte è piatta e la zona del cranio è piatta e lunga. L’occipite è ben definito ma difficilmente visibile a causa dei muscoli ben sviluppati. Le arcate sopraorbitali sono moderatamente definite.
Stop: moderatamente definito
REGIONE DEL MUSO:
Tartufo: largo, ben sviluppato ma non sporgente dal contorno generale del muso. Il colore del tartufo è nero, ma nei cani dal colore bianco e fulvo il tartufo può essere più chiaro.
Muso: il muso è tronco e di moderata lunghezza, quasi rettangolare se visto dal di sopra e dai lati e si restringe molto leggermente verso il tartufo. Il muso è voluminoso, profondo e ben pieno sotto gli occhi. La canna nasale è larga, diritta e talvolta leggermente discendente. Il mento è ben sviluppato
Labbra: spesse, col labbro superiore ben aderente all’inferiore che ricopre quando la bocca è chiusa. Preferita una completa pigmentazione nera.
Mascelle/denti: le mascelle sono forti e larghe. I denti sono larghi, bianchi e ben vicini fra loro, in totale 42. Gli incisivi sono ben allineati. Chiusura a forbice; sono accettate sia la chiusura a tenaglia che la forbice rovesciata. I canini sono ben distanziati. Una lesione ai denti che non ostacola la chiusura non ha importanza.
Guance: le ossa delle guance sono lunghe e ben sviluppate, ma non devono modificare la forma rettangolare della testa.
Occhi: di media misura, con forma ovale, ben distanziati, che guardano diritto avanti a sé, e moderatamente infossati. Il colore va dal marrone scuro al nocciola. È preferito il colore più scuro. Le palpebre sono spesse e preferibilmente con la palpebra inferiore non troppo rilassata. La terza palpebra non deve essere visibile. Si preferiscono rime palpebrali completamente pigmentate. Qualunque sia il colore del mantello, le rime palpebrali devono essere nere. L’espressione è fiduciosa e dignitosa.
Orecchi: di media misura, di forma triangolare, spessi, inseriti bassi e pendenti. La parte più bassa della base dell’orecchio è al livello dell’occhio, o leggermente al di sotto. Il tradizionale taglio dell’orecchio, nel modo illustrato in copertina, è tuttora praticato nel Paese di origine e nei Paesi dove la legge non lo proibisce.

sedutiCOLLO
il collo è di media lunghezza, molto potente, di sezione ovale, molto muscoloso, e di inserzione bassa. La giogaia è una caratteristica della razza.

CORPO
Linea superiore ben proporzionata e ben sostenuta, deve mantenere, in stazione, la tipica linea superiore
Garrese: ben definito, specialmente nei maschi, muscoloso, lungo e alto, col passaggio al dorso ben definito.
Dorso: diritto, ampio, ben muscoloso, la sua lunghezza effettiva è circa ½ della lunghezza tra il garrese e l’inserzione della coda. Rene: corto, ampio, muscoloso, leggermente arcuato
Groppa: moderatamente lunga, ampia, ben muscolosa, leggermente discendente verso l’inserzione della coda. L’altezza al garrese supera l’altezza alla groppa di 1 – 2 cm.
Torace: disceso, lungo, ampio, distintamente sviluppato, con cassa toracica che si allarga verso il dietro. False costole lunghe. La parte inferiore del torace è a livello dei gomiti o leggermente al disotto. Il petto avanza leggermente davanti all’articolazione scapolo omerale.
Linea inferiore e ventre: il ventre è moderatamente retratto.

CODA
spessa alla radice e inserita piuttosto alta. La coda integra è portata curva a forma di falcetto o arrotolata in anello sciolto che inizia nell’ultimo terzo della coda. In attenzione la coda si alza al livello della linea dorsale o leggermente al di sopra. A riposo è pendente. Il tradizionale taglio della coda, nel modo che è illustrato in copertina, è tuttora praticato nel Paese d’origine e nei Paesi dove non è proibito dalla legge. La coda integra viene valutata allo stesso modo di quella tagliata.

ARTI
ANTERIORI – Aspetto generale: gli arti anteriori sono diritti con forte ossatura; visti dal davanti sono paralleli e non troppo vicini l’uno all’altro. Visti di lato, gli anteriori sono diritti.
Spalla: scapola lunga, ben obliqua, forma un angolo con il braccio di circa 100°. Molto muscolosa
Braccio: obliquo, lungo e forte
Gomito: correttamente collocato, che non devia in dentro né in fuori
Avambraccio: diritto, con ossatura molto forte, lungo, di sezione ovale
Metacarpo: di moderata lunghezza, largo, forte, pastorali diritti
Piedi anteriori: larghi, arrotondati, con dita arcuate, cuscinetti voluminosi e spessi; le unghie possono essere di qualsiasi colore. POSTERIORI – Aspetto generale: visti da dietro sono diritti e paralleli, un po’ più distanziati fra loro degli anteriori
Coscia: larga, moderatamente lunga e fortemente muscolosa
Ginocchio: non deviato in dentro né in fuori. L’angolazione del ginocchio è moderata
Gamba: della stessa lunghezza della coscia
Garretto: angolo moderato
Metatarso: molto forte e di moderata lunghezza, perpendicolare. Senza speroni
Piedi posteriori: : grandi, arrotondati, con dita arcuate, cuscinetti voluminosi e spessi; le unghie possono essere di qualsiasi colore.

ANDATURA: ben bilanciata ed elastica. Trotto con libero allungo degli anteriori e potente spinta dai posteriori. In movimento la linea superiore rimane ferma. Tutte le articolazioni si devono piegare senza sforzo. Le angolazioni del posteriore sono più distinte in movimento che in stazione.

PELLE
spessa, sufficientemente elastica e rilasciata per prevenire lesioni in caso di combattimenti con i predatori.

MANTELLO
PELO: abbondante, diritto e ruvido con un sottopelo ben sviluppato. Il pelo sulla testa e sulla faccia anteriore degli arti è corto e fitto. Sul garrese è spesso più lungo. Il mantello esterno può essere corto o leggermente più lungo. Per quel che riguarda la lunghezza, può esserci: un pelo più corto ( 3 – 5 cm) che ricopre tutto il corpo; uno più lungo (7 – 10 cm) che forma una criniera sul collo, frange dietro gli orecchi e nella parte posteriore degli arti e sulla coda
COLORE
qualsiasi colore, tranne il blu genetico e il marrone genetico in ogni combinazione e sella nera su color fuoco.

TAGLIA E PESO:
Altezza al garrese: Maschi minimo 70 cm Femmine minimo 65 cm
È desiderabile un taglia grande, ma l’insieme deve restare proporzionato
Peso: Maschi minimo 50 kg Femmine minimo 40 kg

DIFETTI
Qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerato difetto e la severità con cui va penalizzato deve essere proporzionata alla sua gravità e agli effetti sulla salute e il benessere del cane.
Leggera deviazione dalla tipicità della razza – Femmina che tende al mascolino – Cranio arrotondato, muso stretto e mascella inferiore stretta, tartufo piccolo – Occhi posizionati obliqui o ravvicinati, palpebre rilasciate – Orecchi inseriti alti – Labbra sottili o pendule – Alto sulla groppa. Groppa leggermente corta –  Anteriore stretto – Esagerate angolazioni del posteriore –  Piedi schiacciati e dita lunghe – Andatura steppante, movimento leggermente scoordinato –  Pelo molto corto.

DIFETTI GRAVI:
Eccessivamente teso – Significativa deviazione dal tipo richiesto e costituzione –  Appare alto sugli arti; ossatura leggera, muscoli flosci – Occhi troppo chiari o globosi – Linea superiore discendente – Groppa molto più alta del garrese – Groppa stretta, corta e avvallata – Coda naturalmente corta, nodosa – Metacarpi troppo alti, bassi – Posteriori posizionati sotto il corpo – Altezza al garrese 2 cm al di sotto del minimo stabilito

DIFETTI ELIMINATORI:
Cane aggressivo o eccessivamente timido – Qualsiasi cane che mostri chiaramente anomalie d’ordine fisico o comportamentale sarà squalificato – Timido, troppo eccitato – Maschio femmineo – Prognatismo o distinto enognatismo – Occhi di diverso colore, occhi blu o verdi; strabismo – Articolazioni allentate – Mantello con combinazioni di marrone genetico o blu genetico – Colore fuoco con distinta sella nera – Pelo che è arricciato o morbido – Movimento scoordinato

N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto

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